NUOVA USCITA : CAPA DI FERRO RACCONTI A SUD di Guglielmo Campione

                      

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Indice

               Prefazione

1.      Il falegname dei presepi.

2.      Ladri di mandorle.

3.      Il gommista lupo mannaro.

4.      Juke box e posidonie.

5.      Il cancello del coraggio.

6.      La strega calamita.

7.      Fughe in vespa al mare.

8.      La discoteca del sottano.

9.      Jimi Hendrix e il sogno

10. Il cicerone e la sarta di Parigi.

11. Il professore di Filosofia.

12. Le pagelle del pescivendolo.

13. Mario e Teresina.

14. Il pugile di Montescaglioso.

15. Un pranzo armeno e una cena pugliese.

16. Memento mori.

17. Un mattino di venerdi santo.

18. Il poeta e il pescatore.

19. La festa di ringraziamento.

20. La curiosa storia del rullantista fedifrago.

·       Note storiche

·       Ringraziamenti

·       Note sull’autore

 

Prefazione

 La capa di ferro è il nome con cui i pugliesi hanno soprannominato la fontanella pubblica dell’acquedotto che dal 1914 zampilla nelle piazze e nelle sue stradine assolate, dissetando bambini, grandi e animali nelle lunghe estati calde. Essa è anche, però, un simbolo di vita in strada, lì dove l'umanità, non solo pugliese che popola questi racconti, ma mediterranea, vive tutto il giorno sotto il cielo e il sole, lavora, ama, gioisce, soffre, lavora.

In questi racconti, ambientati nella Puglia degli anni 70-80, il lettore conoscerà diversi luoghi, personaggi e tematiche tante quante solo la strada, intesa come luogo elettivo della Polis, può mostrarci.

Dal professore di filosofia al pescivendolo, da Ninuccio il gommista lupo mannaro alla strega calamita, dal poeta alla sarta parigina e il suo cicerone, da Jimi Hendrix a Mimmo il bombolaro, dalla maestra elementare al vecchio armeno.

E ancora falegnami, parroci, bidelli, alunni, poeti, angeli, cameriere, contadini, mummie, regine, venditori ambulanti, soldati, bambini in bici, pugili, santi, padri, madri, zii, fratelli e sorelle, musicisti.

Le chiese, i castelli, il mare e le spiagge, i sotterranei e i teatri, gli autobus e i cinema, i cimiteri e i lungomari, i moli e le scuole, i treni, i cancelli e i muri da scavalcare, i negozi di strumenti musicali, i garage e i sottani, l’atelier della sarta, le alcove e i mercati, la campagna e le masserie, i jukebox e la focaccia, le feste da ballo e le bande musicali di quartiere.

La vespa, il ciao e l’ape piaggio, la barca e la bicicletta, la batteria e la chitarra, i dischi e la minigonna.

Un ideale arco di vita che parte dall'infanzia e l'adolescenza e arriva fino all'età adulta e alla vecchiaia incontrando l’eros e la morte, il mistero e la paura, il rischio e l’amore, le risate e i pianti, la storia e la poesia, la cucina e la musica. 

Un grande palcoscenico a cielo aperto e una grande scuola di vita a tradizione orale che guarda da sempre all'Oriente e all'Africa.

 

Guglielmo Campione ,14 ottobre 2021.