Col passar degli anni sempre piú perdiamo la percezione dell' identità autentica delle favole-guida tanto che esse possono apparirci oggi addirittura puerili.
Basta immergersi invece nella storia della "masciara bianca" Santina Favolla , fiaba che richiama le metamorfosi di Ovidio e il ciclo Camilleriano di Maruzza Musimeci, che subito si è proiettati in un tempo e un luogo in cui ci si trova che fare con questioni cruciali come il cammino personale della protagonista ,scelto per volontá e per destino, con lo scopo di esperire il mistero delle sue antiche origini familiari di maga ,guaritrice e fattucchiera popolare e cosí poter crescere,amare e lottare per trovare un proprio modo di essere unico e irripetibile , un vero senso nella propria vita e un vero proprio posto nel mondo.
Con la storia di Santina Favolla si entra in un'antica dimensione animica dimenticata in un'era che sente invece l'urgenza di un'intelligenza artificiale.
Lo spazio tempo fiabesco di Santina è vero, perchè nei tempi antichi , altre donne, hanno esperito prima di lei il suo cammino di ricerca invece che trascorrere solo una vita fine a sè stessa e poi lo hanno narrato perchè venisse tramandato nelle favole e potesse un giorno guidare altre donne e uomini nella ricerca del loro senso.
Come dentro ogni fiaba possiamo infatti leggere in Santina Favolla l'eterna storia della nascita, morte e rinascita di un'anima che scopre l'immortale veritá secondo cui chi non lotta per la ricerca della sua vera natura non potrá che convivere con un vuoto e isolato se stesso tagliato fuori dai legami di senso universali che gli assegnano invece un ruolo cruciale e una missione nella vita.
Santina insegna oggi che non c'è scampo infatti per le tante anime odierne ottuse dal consumismo e dalla vanitá del successo che si accontenta di sè:
per sempre a loro sara preclusa ogni autentica e non effimera conquista di senso, nè mai potranno incontrare una nobile anima come Achille che incontra due nature, l'umana e la magica, in una donna come Santina e le accoglie entrambe , invece di porre aut aut o fuggire spaventato, permettendole di unificarsi. Nè per loro,alla fine della storia, ci potrá essere un discorso nuziale sapienziale dedicato "agli eletti dell'Imeneo" e una festa di nozze unica e magica come quella celebrata dalla vecchia medium,indovina e maga Eusapia da cui Santina erediterá i poteri spirituali e di guarigione.
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