CAPA DI FERRO : recensione di Rosanna Galtieri
Una raccolta di 20 racconti che colpiscono soprattutto per la rappresentazione a tutto campo di una città amata, la Bari degli anni '70, che viene evocata attraverso i suoi luoghi, la sua storia, i suoi "personaggi", i suoi sapori e la sua lingua.
Eppure, questi racconti sono emblematici anche di una realtà più vasta, il nostro Sud, e di momenti esistenziali comuni a tutti, come, ad es., il passaggio dall'infanzia all'adolescenza, che viene colto dall' autore con particolare freschezza e naturalezza.
Il suo sguardo appare benevolo, partecipe, e talvolta divertito, a fronte delle situazioni di volta in volta narrate, con l'effetto di coinvolgere anche il lettore.
Da segnalare anche i notevoli componimenti poetici, della stessa materia dei racconti, che fanno da controcanto lirico al testo in prosa.
CAPA DI FERRO RACCONTI A SUD : Recensione di Nando Stendardo
Se,come molti ritengono,ogni libro è un viaggio,la meta de "La Capa di Ferro di Guglielmo Campione è senz'altro il tempo,mentre l'ormai indispensabile navigatore che indica il percorso non può che esserne la memoria.
Ipertrofica,spietata,a volte maniacale nella definizione dei personaggi e nella ricostruzione dei luoghi cari,essa è il vero fil rouge che lega tutte le storie facendole scorrere,sgravate da da ogni presunzione moralistica,veloci,leggere,briose,con la freschezza di un buon vino novello,perquanto, in alcune,in verità, finisca per permanere,se mi è consentita la metafora enologica,un sottile retrogusto che rimanda più al negramaro che al dolce primitivo.
Così, sono molti i momenti introspettivi,di profonda riflessione.
La varia umanità che popola le storie di Campione,altro non è che il vettore di sofferte istanze esistenziali,di crisi(crisis =scelta,decisione) che l'autore fa risolvere ai vari protagonisti in altrettanti momenti di crescita:dal primo impatto col mistero della morte,al sacro e salvifico vincolo dell'amicizia e,soprattutto al grande mistero dell'innamoramento e dell'eros cui Campione dedica pagine memorabili,di solito felici,a volte più sofferte( Achille,la caduta nel male oscuro,l'uscita dal roveto dolente...) fino all'invito a trasformare, comunque,ogni esperienza d'amore in una storia unica ed irripetibile.
Tutto pare proiettato come uno street-movie su un immenso,immanente palcoscenico di vita rappresentato dalla sua città natia,Bari: i quartieri,le strade,gli angoli,il lungomare,gli sciami vocianti delle bande di ragazzini che infondono coraggio e confortano l'anima in un infinito rassicurante abbraccio che avvolge tutti i protagonisti.
La città, così, non è solo un vecchio baule trovato in soffitta colmo di foto sbiadite,di coriandoli di vita,di storie,ma anche,soprattutto, un rifugio sicuro,l'utero materno dove il mare prospiciente è Il liquido amniotico che nutre e protegge l'autore.
Bari è l'isola del ritorno,l'Itaca di Ulisse.
Ma anche la casa sul confine dei ricordi dove Campione cerca e ritrova le sue radici e,come diceva Guccini,la sua anima vera.
Proprio per questo,se è vero che "il più grande dramma dell'uomo è che non ha memoria (G.B.Shaw), noi vecchi ragazzi ,da questo dramma,almeno,siamo davvero salvi!
NUOVA USCITA : CAPA DI FERRO RACCONTI A SUD di Guglielmo Campione
Distribuzione Amazon libri
E BOOK
Indice
Prefazione
1.
Il falegname dei presepi.
2.
Ladri di mandorle.
3.
Il gommista lupo mannaro.
4.
Juke box e posidonie.
5.
Il cancello del coraggio.
6.
La strega calamita.
7.
Fughe in vespa al mare.
8.
La discoteca del sottano.
9.
Jimi Hendrix e il sogno
10. Il
cicerone e la sarta di Parigi.
11. Il
professore di Filosofia.
12. Le
pagelle del pescivendolo.
13. Mario
e Teresina.
14. Il
pugile di Montescaglioso.
15. Un
pranzo armeno e una cena pugliese.
16. Memento
mori.
17. Un
mattino di venerdi santo.
18. Il
poeta e il pescatore.
19. La
festa di ringraziamento.
20. La
curiosa storia del rullantista fedifrago.
·
Note storiche
·
Ringraziamenti
·
Note sull’autore
Prefazione
La capa di ferro è il nome con cui i pugliesi hanno soprannominato la fontanella pubblica dell’acquedotto che dal 1914 zampilla nelle piazze e nelle sue stradine assolate, dissetando bambini, grandi e animali nelle lunghe estati calde. Essa è anche, però, un simbolo di vita in strada, lì dove l'umanità, non solo pugliese che popola questi racconti, ma mediterranea, vive tutto il giorno sotto il cielo e il sole, lavora, ama, gioisce, soffre, lavora.
In questi
racconti, ambientati nella Puglia degli anni 70-80, il lettore conoscerà
diversi luoghi, personaggi e tematiche tante quante solo la strada, intesa come
luogo elettivo della Polis, può mostrarci.
Dal professore di
filosofia al pescivendolo, da Ninuccio il gommista lupo mannaro alla strega
calamita, dal poeta alla sarta parigina e il suo cicerone, da Jimi Hendrix a
Mimmo il bombolaro, dalla maestra elementare al vecchio armeno.
E ancora
falegnami, parroci, bidelli, alunni, poeti, angeli, cameriere, contadini,
mummie, regine, venditori ambulanti, soldati, bambini in bici, pugili, santi,
padri, madri, zii, fratelli e sorelle, musicisti.
Le chiese, i castelli,
il mare e le spiagge, i sotterranei e i teatri, gli autobus e i cinema, i
cimiteri e i lungomari, i moli e le scuole, i treni, i cancelli e i muri da
scavalcare, i negozi di strumenti musicali, i garage e i sottani, l’atelier
della sarta, le alcove e i mercati, la campagna e le masserie, i jukebox e la
focaccia, le feste da ballo e le bande musicali di quartiere.
La vespa, il ciao
e l’ape piaggio, la barca e la bicicletta, la batteria e la chitarra, i dischi
e la minigonna.
Un ideale arco di vita che parte
dall'infanzia e l'adolescenza e arriva fino all'età adulta e alla vecchiaia
incontrando l’eros e la morte, il mistero e la paura, il rischio e l’amore, le
risate e i pianti, la storia e la poesia, la cucina e la musica.
Un grande palcoscenico a cielo aperto e una
grande scuola di vita a tradizione orale che guarda da sempre all'Oriente e
all'Africa.
Guglielmo Campione ,14 ottobre 2021.