OCTAPIA : una nuova storia di metamorfosi femminile. Recensione di Marica Girardi.

 


Octapia è il secondo fantasy di Metamorfosi di questo autore che ho già avuto modo di apprezzare in Santina Favolla , la masciara bianca.

Chi legge viene affascinato dalla immensa capacità descrittiva e illustrativa di Campione che sembra dipingere i suoi romanzi come un pittore sulla sua tela, tanto ne cura la descrizione dei personaggi, degli ambienti, delle sensazioni .

Il racconto dell'immersione del giovane palombaro Nicholas e il suo abbandonarsi all’infinito della profondità degli abissi  lasciandosi cullare dal silenzio e dai sapori del mare in un delicato percorso di analisi dei sensi è descritto con tanta maestria da far sentire chi legge parte dell’esperienza.

La valorizzazione della duplicità dell’essere, creature ibride donne per metà e mezzo a animali nella sua dimensione  istintuale e razionale risente della formazione psicoanalitica di uno scrittore che conosce i meandri segreti dell’inconscio e della mente e ne coglie gli intrecci misteriosi . Così è nella catarsi della sessualità, nel pericoloso intreccio di anima e corpo, istinto e ragione, sogno e realtà, che nel catturare la preda e possederla, nasconde il pericolo della perdita del sé nella fusione con l’altro.

Il viaggio del giovane pescatore e le sue fantasie erotiche negli abissi della profondità del mare, il suo perdersi in una esperienza onirica vissuta ai confini della realtà sono di fatto metaforicamente un viaggio nell’inconscio e nella dimensione della sessualità.

Questa rappresentazione scenica, a tratti poetica, è indubbiamente una piacevole lettura per un pubblico raffinato.



DI CUOR MALEFICIO : IL.PENSIERO POETICO COME DETERRENTE ALLA VIOLENZA IN AMORE


 Di Cuor Maleficio” presenta 75 Nenie e 8 Frammenti sul Disamore e il Disincanto, in un’edizione che raccoglie anche la prima parte del “Il lungo cammino del fulmine” del 2005 intitolata Amore e Disamore, entrambi scritti anni fa, in un’altra epoca del pensiero ,nell’arco di tempo che va dal 1976 al 1990.

Il Disincanto da Disamore, ha origini antiche, come magistralmente scrive nella postfazione al volume il filologo classico Mariano Grossi nel suo saggio 
Le Nenie in “Di Cuor Maleficio” e la poesia d’amore latina e greca.

Il tradimento e l’abbandono sono il roveto che conducono al disincanto, quella situazione spirituale che segue alla delizia, la meraviglia, il sogno, lo splendore dell'amore tradito e lo rilegge, con maggiore o minore cinismo, come un'illusione, una visione deformata della realtà, lo scioglimento da un influsso magico.

 Il Disincanto può purtroppo anche deflagrare nella rabbia, nell'odio, nella malinconia, nella nostalgia, nella ferita narcisistica, nei fantasmi d’abbandono che riattualizzano, con una regressione, una relazione primaria, quella materna non sufficientemente accudente.
 Il Disamore richiama la perdita dell'oggetto d’amore idealizzato nell'innamoramento.

Le Nenie, intese come canti di lamentazione luttuosa hanno in sé, paradossalmente però, un tesoro poiché per lo meno s’interrogano, stanno nel dolore, non lo evitano, cercano espressioni lirico simboliche di sublimazione e introspezione nella scrittura, rappresentando la testimonianza di un'epoca in cui il.pensiero era presente ed esercitato e, al contempo, una proposta in un'epoca come quella attuale, caratterizzata invece dall'assenza di pensiero e consapevolezza emotiva che consegna mani e piedi gli uomini, traditi o abbandonati, 
all'acting out criminale, all'evacuazione indigerita dell'odio nella violenza e nell'omicidio(oggi femminicidio).

Che può fare per tutto ciò uno scrittore?

 Egli, di fatto, ha un potere solo su chi corrisponda ai suoi testi con immaginazione “empatica”.
C'è allora purtroppo poco da stare allegri da questo punto di vista, se leggiamo i dati recenti che classificano l'Italia come uno degli ultimi paesi d'Europa per numero di lettori di libri, soprattutto fra i maschi. 
Ma tant'è!
La capacità di pensiero oggi è sempre più carente e consegna ineluttabilmente i maschi feriti dal disamore di oggi, narcisi, perfezionisti, spavaldi, ma fragili e permalosi, sempre più, nell’esiziale galera compulsiva delle dipendenze patologiche e dei social network, unici poveri testi di lettura, e soprattutto nell’impulsività reattiva e violenta nei confronti delle donne e di tutto ciò che non viene riconosciuto dal conformismo del gregge del gruppo.o che 
non ulula con i lupi, come scrivevano nel 2014 Eugenio Gaburri e Laura Ambrosiano.

 Molte ragazze d'oggi purtroppo, ancor prima d’esser vittime dei maschi violenti, sono spesso anche sfortunatamente colluse inconsciamente con i loro violentatori e anch’esse detentrici di un'analoga inconsapevolezza emotiva che le priva di capacitá di pensiero e sublimazione a loro volta.

A tutti e tutte loro è dedicato questo libro.

LUCI DA SUD : UNA NUOVA COLLANA AMAZON LIBRI

 

Luci da Sud è una nuova collana edita da Amazon libri curata da Guglielmo Campione che presenta ai lettori racconti, romanzi storici, fantasy ,sillogi poetiche (come il Requiem in 20 canti e 2 saggi per migranti de IL POLPO e il TESCHIO e altri ), saggi sulla psicologia e simbologia del Mare nostrum (come IMMERGERSI:Il Mare e la psicoanalisi) , tutti accomunati da un'ambientazione storico geografica e culturale Mediterranea.

L'intento della collana e dei suoi libri ě contribuire a narrare una nuova identita culturale del Sud libera dalle solite scelte editoriali e televisive di mitologizzazione criminale che fruttano incassi ma rischiano solo di appiattirsi sui desueti stereotipi della cosiddetta "bassa italia" narrati dalle storiografie nordico-industriali post unitarie.

Luci dal sud guarda a un 'identita nuova invece grazie ai suoi libri che narrano il Sud per quello che ě : la propaggine Europea piú proiettata a Oriente e a sud ovest nonostante la coltre omogeneizzante della globalizzazione e della comunicazione web social.

Queste storie e i protagonisti dei libri della collana vivono il tempo in modo diverso da quello misurato dagli orologi (l' esempio piu eclatante è in "Memento Mori" in Capa di ferro).


E' il tempo della strada, fatto di momenti quantitativamente e qualitativamente diversi tra loro ma unici e irripetibili.


Ě il tempo dei mercati, un tempo concreto di teatro e seduzione oltreché di commerci e di incontri e sguardi ma anche il tempo interiore fatto di amori, comicità , musica, paziente pesca in barca o dai moli.

 Ě il Tempo del Kairos, il momento giusto della maturazione di destini e frutti.


Un tempo fatto di preghiere, cucina, poesie e cure, 4 termini accomunati dall 'amore.


l pensieri dei protagonisti di queste storie vivono e mutano come possono ma forse senza neanche accorgersene e comunque in inconscia sintonia con l'ambiente naturale in cui vivono.
Ci sono i pensieri e disamori di maestrale, le reazioni nervose da scirocco, le nostalgie da pioggia, le estasi da bonaccia, le penniche da canicola o controra. I Fantasmi della campagna, le fate della casa, i lupi mannari e le masciare nei racconti dei ragazzi.


Una lentezza più arresa nei confronti di luce, ombre, sole, vento e mare che se non produce impellenza di azione e calcolo, non ě da considerare sempre e comunque improduttiva.
Non ha certo quell'insanabile desiderio di rivalsa dello spirito sulla natura attraverso il calcolo, l'azione e la volontà di potenza tipico della cultura del Nord nata e vissuta invece in una natura piu ostile e meno amica ,come sottolineava il filosofo Franco Cassano nella sua opera "Il Pensiero meridiano".

Un universo di pensiero anche magico quello del Sud fatto di estasi e stigmate oltre che da riti di trance e musica che si ricollegavano per la loro tipica diversa visione della coscienza e della soggettività meno egoica e piú unilaterale agli antichi riti greci dionisiaci ed eleusini e che oggi si mescola alla tecnologia web.

Due mondi distanti il Nord e il Sud che dovranno in futuro cercare di fecondarsi a vicenda : anche questa ě l'Europa autentica che sogniamo, un tempo spazio che contenga al suo interno le sue contraddizioni culturali tollerandole e arricchendosene invece che zittirle con l'abuso di potere tecnologico economico e militare.

Fulgenzia cuore di bosco : una visione della storia che rimette al centro le persone . Recensione di Genevieve Maltese.

 



Fulgenzia cuore di bosco è un romanzo scritto secondo una visione della storia che rimette al centro le persone con le loro vicende e i loro segreti familiari .

Come sottolineava Le Goff, "una storia è un racconto che può essere vero o falso, con una base di «realtà storica», o puramente immaginario, e questo può essere un racconto «storico» oppure una favola".

La storia non è solo come ci è stata insegnata, intenta a ruotare solo intorno a battaglie epocali, generali, imperi e conflitti religiosi ma anche come il  racconto della piccola vita di un essere umano mosso da sentimenti universali e senza tempo come la fame e la lotta per la sopravvivenza ,la creatività, la fede,  la paura e il desiderio di libertà, l’ambizione e l’amore, la fedelta politica, il potere.

Con il suo maestro Fernand Braudel e la rivista Les Annales, Le Goff aveva raccontato una storia dominata dall’infinitamente grande – cioè da fenomeni di lunga durata – e dall’infinitamente umano – singoli individui comuni , il cui vissuto, lascia traccia in fonti non ufficiali – ben lontana dal protagonismo delle istituzioni e dalle date-limite che fungono da strumento periodizzante.

In questa storia, la cultura è intesa non come idealistico e disincarnato spirito di un’epoca, ma come affabulazione, trasfigurazione in forma di mito, racconto e ideologia di paure, sogni, speranze prodotta dall’incontro-scontro tra individuo e collettività, tra classi subalterne e classi dominanti.

Solo infatti facendo nostra l’idea di una storia fatta di racconti di persone qualsiasi, di emozioni e di rapporti di forza possiamo leggere i miti che ci raccontano i destini di esclusione, le paure e il silenzio imposto ai più deboli oggi come ieri. 


(Immagine di Milo Manara)