RECENSIONI A : IL POZZO PROFONDO Da Guglielmo Campione “IL DOPPIO CANTO DELLA CIVETTA ,racconti fantastici”Luoghi interiori edizioni.




Il racconto pare affogare il lettore in una sindrome onirica che suscita visioni circolari ricapitolate dall'amebeo finale Ares-Afrodite suggeritrice del movimento orgasmico contrattile di un organo sessuale muliebre penetrato da un membro virile eiaculante. 
Questa è la sensazione che il lettore mutua ed è entusiasmante arrampicarsi sulle visioni dell'autore sempre semantiche e polivalenti!

E' questo il fascino della maieutica di Guglielmo Campione, della cui lettura non ci stancheremo mai! Sperimentatolo in versi, lo si riscopre piacevolissimo nella sua prosa veloce, diretta pur nell'ermetismo che essa sempre sottende e di cui lussuriosamente si ammanta!

L'ansia catartica della riscoperta di se stessi, l'angoscia del sotterramento inconsapevole o meno dei propri talenti, la rabbia sottesa per quel che avrebbe potuto essere e non è stato, il virgilianesimo della guida nel viaggio verso l'ignoto: che crogiolo culturale racchiude in 5 minuti di lettura quest'uomo che ho ribattezzato maieutria dell'animo!

Non conosco pezzo di Guglielmo che mi abbia dato tedio nella lettura, sia esso verso sia esso prosa. Inviterei tutti a rileggere in pendant con questo racconto la meravigliosa lirica "Visita Interiora Terrae" che ne è lo specchio semantico a mio modo di vedere!

Che simbologia acclude ed occlude al contempo Guglielmo stavolta nella sua ostinata fascinazione per l’immersione nelle cavità della psiche umana? Passaggi intermundici, lessico tipico della salinità errabonda ed ondivaga del profeta dell’animo e dell’oceanità in una trasfigurazione incessante quasi orgiastica. E l’ambivalenza costante tra anelito di elevazione ed empito all’abisso con una minuscola creatura a far da virgiliana maieutria. Scalate coartate da spinte anemometriche violente con visioni collaterali antitetiche reiterate a martello:ascesi/santità/romitaggio contro discesa/ribalderia/aggregazione aggressiva. Rimane il lettore in silente attesa dell’exitus finale.


Mariano Grossi

Colonnello esercito italiano in p.a., critico letterario,scrittore, filologo latino e greco antico, Bari

 

 Un viaggio simbolico nelle profondità dell'io .La consapevolezza della

propria incompiutezza feconda, la spinta a portare a compimento frammenti ,abbozzi,inizi interrotti.Un racconto surrealista,onirico,generoso di immagini e rimandi alla molteplicità e complessità di ogni esperienza iniziatica.

 

Gabriella Campione, pedagogista, Bari


Un racconto di formazione che, come nelle migliori fiabe, presenta un viaggio tramite il quale il protagonista affronta esperienze che lo porteranno davanti alla Sibilla che altri non è che la maturata consapevolezza di sé. E' un racconto da leggere e rileggere, l'ho trovato profondamente catartico per le nostre stesse vite.

L'atmosfera creata dal racconto è profonda, evocativa e tanto simbolica nell'immagine della porta da risultare arcana. Leggendo il racconto ci si sente catapultati in una dimensione avventurosa ed esoterica. Davvero appassionante!  Un'ascesa che è sia reale che narrativa: l'incipit del racconto è pacato, descrittivo, ordinato ma man mano che procede il ritmo aumenta delineando la figura di una donna misteriosa che cela chissà quali "dolori e perdizioni" , e infine diviene totalmente incalzante e ammaliante nella descrizione dei due ordini. Un racconto avvolgente e vorticoso, in grado di catturare il lettore e trascinarlo "li dove il pozzo si fa profondo".

 

          Martina Ottaviano. Architetto, Bari

 

 

Racconto ammaliante, prezioso, magico esoterico.

Richiama il viaggio compiuto da Parmenide nel suo Poema . Attinge al mito che diventa cifra di sorgente di vita. Ricco di simboli iniziatici, che si declinano nel pensiero polare dei presocratici :luce tenebre, vita morte,maschio femmina; numerologia pitagorica 7,28....Elementi che si ritrovano come "in un coito ricompositore" . Un Voyage affascinante nel quale si scopre un "piccolo universo con le sue leggi e i suoi pericoli" .Inizio moduloFine moduloUnUnuuuUn viaggio d'iniziazione, tendaggi pesanti che si scostano, sibilla nascosta, Buio parlante ricerca di rivelazioni irrivelabili....."urla pietrificate in versi ciò che non può essere detto uscendo resta inciso nella nostra carne".Viaggio che è indefinito o infinito alla ricerca di se stessi.Mi incantano le suggestioni ,la simbologia, l'arcano e lo svelamento di cui i suoi racconti sono densi

Lina Arrigo 

Cattedra di storia e filosofia,Liceo Classico Cefalu, Palermo.



Il racconto e' a tinte caravaggesche sacre e profane, squarci di luce contro il buio, il reale ed il simbolo. Corre, rincorre, percorre immagini mitiche della mente iniziale. Corre, rincorre e percorre immagini che la mente si affanna a conoscere.

Stella Morgese 

Medico Ginecoloco, psicoterapeuta psicoanalista, Pittrice,Terlizzi Bari

 

Se fossi un regista ne farei un corto animato per piccole menti da crescere, da far innamorare della magia e del mistero della vita.

Non sono una filmaker, ma una che fa piroette interiori quando legge e vede e ascolta e vive capolavori.L’anima si affina ad ogni esperienza intensa che lascia curve nella memoria, indelebili.

Leggo questo racconto come una rivisitazione esoterica del racconto e film di fantascienza 'Viaggio allucinante' di Asymov.

 La lettura di ’Un pozzo profondo’ e’ stata immensa, infinita, girovagante, toccante così ricca di rimandi che ne voglio fermare qualcuno e condividerlo, del peso specifico delle conoscenze crociate dell’autore, in tutti i sensi, che non sono solo semplici rimandi ‘dotti’ ma profonde commistioni di una mente libera. 

Una  poesia intrinseca nei quali è racchiuso il pozzo profondo della vita dell’autore intensa , colta , religiosa , dolorosa.

 

Chiara Troccoli

Cattedra di storia dell’arte ,Liceo classico musicale Cririllo, Bari.

Storia dell’arte cristiana Facoltà di Teologia “Odegitria” , Bari

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