L'UNIVERSO DEI GESTI TRA ARTE E POESIA: 2 : L'ABBRACCIO di CHIARA TROCCOLI PREVIATI

             

ABBRACCIO: Marc CHAGALL, Sopra la città,1918






Nell’abbraccio tutto rimane sospeso: il tempo, la legge, la proibizione: niente si esaurisce, niente si desidera: tutti i desideri sono aboliti perché sembrano essere definitivamente appagati.

(Roland Barthes)

“Una delle migliori sensazioni al mondo è quando abbracci qualcuno e lui ricambia stringendoti ancora più forte”

( C.Bukowski)





Un gesto molto significativo questo sul quale ci soffermiamo stasera per il quale vale la pena di raccontare l’etimologia. Viene da amb-intorno e plectere (parallelo greco di pleko) intrecciare. Intrecciare intorno. Che potenza acquista una parola, quante sfumature in più quando se ne conosce l’etimologia!

Insomma un abbraccio è un intreccio vitale. Vitale perché non è solo un cingere e uno stringere ma è un INTRECCIO. Di cosa? Di parti del nostro corpo? No. di tutto noi stessi. Un abbraccio che ci circonda e mette in contatto la guaina del nostro corpo, la pelle, con quella di un'altra persona, ci smuove dentro poichè trasfonde corpo e anima nostra nell’altro. E viceversa. Quanto più è intensa questa trasfusione tanto più vorremmo far durare questo abbraccio.



Per questo gesto ho scelto un abbraccio onirico, immaginifico: così lo ha pensato e dipinto il suo autore, Marc Chagall. I due corpi, di Marc e di Bella Rosenfeld, l’amore della sua vita, si sovrappongono nel volo orizzontale sopra la loro cittadina natale, Vitebsk.

Da Vitebsk e dalla Russia, lì dove son nati, dovranno andar via definitivamente nel ‘23 per Parigi ma le radici di quella cittadina/ghetto ebraico resteranno sempre impressi nel loro cuore prima che nella memoria. Lo schematismo della rappresentazione di tutta la scena la rende ancora più magica e affettiva e serve quasi a estrapolare l ‘essenza del sentimento profondo sotteso alla visione. Scriverà Bella nelle sue memorie:- Mi trascini nei fiotti di colore. All’improvviso mi stacchi da terra e mi trascini mentre tu prendi lo slancio con un piede, come se ti sentissi troppo stretto in questa piccola stanza -. Il pittore visionario e bambino con “sguardo di una volpe negli occhi azzurro-cielo”, come diceva Belle, eleva nella leggerezza dell’ aria la sua amata in un abbraccio che è mutevole scambio e li vede, assieme, uniti, sospinti da un vento che lei carezza con la mano protesa.



Ma volare abbracciati è la quintessenza dell’abbraccio, unisce musica e poesia al colore, mezzo col quale un dipinto parla.

Si parla tanto del calore di un abbraccio ma qui, trattandosi di un’opera d’arte pittorica dobbiamo capire l’uso, mai casuale, dei colori. I colori scelti da Chagall per i due in volo sono colori freddi, il verde e il blu in diverse tonalità. Come mai, mi sono chiesta, non ha scelto colori caldi o i colori complementari più utilizzati dagli artisti, cioè il rosso e il verde? Il rosso lo troviamo, ma solo sulla casa natale di Vitebsk e su qualche tetto o finestra del paese. Come mai? L’artista ha sempre nel cuore il suo paese e ce lo dimostra anche con il colore. Per sé sceglie invece il colore verde, il colore del vento, della fortuna,della libertà, del soffio vitale, dello Spirito, lo pneuma e per la moglie i colori del cielo, perché è abbracciare lei che gli fa toccare il cielo. Ecco il perché della scelta del grigio per il cielo. L’azzurro, Il cielo è dentro di lei, per lui; e il cielo è dentro ogni nostro sentito, caloroso, passionale, sincero abbraccio.



ISTRUZIONI PER ABBRACCIARSI

di Chandra Livia Candiani



L’Universo non ha un centro

ma per abbracciarsi si fa così.

Ci sia avvicina lentamente

eppure senza motivo apparente.

Poi, allargando le braccia, si mostra il disarmo delle ali

e infine si svanisce insieme

nello spazio di carità fra te e l’altro.





La Magia Di Un Abbraccio ( Pablo Neruda)



“Quanti significati sono celati dietro un abbraccio?
Che cos’è un abbraccio se non comunicare, condividere
e infondere qualcosa di sé ad un’altra persona?
Un abbraccio è esprimere la propria esistenza
a chi ci sta accanto, qualsiasi cosa accada,
nella gioia e nel dolore.
Esistono molti tipi di abbracci,
ma i più veri ed i più profondi
sono quelli che trasmettono i nostri sentimenti.
A volte un abbraccio,
quando il respiro e il battito del cuore diventano tutt’uno,
fissa quell’istante magico nell’eterno.
Altre volte ancora un abbraccio, se silenzioso,
fa vibrare l’anima e rivela ciò che ancora non si sa
o si ha paura di sapere.
Ma il più delle volte un abbraccio
è staccare un pezzettino di sé
per donarlo all’altro
affinché possa continuare il proprio cammino meno solo.”









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